mercoledì 18 febbraio 2009

ESPERIENZA DI NANOTECNOLOGIA NELLA SCUOLA SECONDARIA


Ormai le nanotecnologie sono in mezzo a noi, e tra qualche anno ci sarà un esplosione innovativa che cambierà radicalmente la nostra esistenza.
Dietro questa rivoluzione tecnologica c’è il sacrificio e l’abnegazione di numerosi professionisti che nei laboratori di ricerca, nelle università, nelle industrie ed ora anche nelle scuole si prodigano nel raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi.
Le nanoscienze rappresentano l’emblema dell’interdisciplinarità, coinvolgendo competenze spesso diverse, che devono condividere l’obiettivo dell’innovazione tecnologica.
Questa interdisciplinarità è un fattore fondamentale nella didattica della nuova scuola dell’autonomia, rappresentando, di fatto, una delle azioni di ricerca nell’impostazione di nuovi e più aggiornati curricula.
Tra i nuovi curricula cominciano a svilupparsi quelli sulle nanotecnologie con iniziative rivolte agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori che per profitto nello studio o per interesse personale verso l’innovazione tecnologica abbiano dimostrato particolari attitudini verso le materie scientifiche nei licei e verso le discipline professionalizzanti negli istituti tecnici industriali.
I principali progetti di integrazione tra la scuola superiore di secondo grado ed il mondo della ricerca nel settore delle nanotecnologie sono: il progetto “ Le nanotecnologie” nato dalla collaborazione della rete scolastica ”Nanotech- Duesicilie” con il NNL (National Nanotecnology Laboratory) di Lecce, il progetto “ Nanotech@school “ ideato e realizzato da Veneto Nanotech, il progetto “ Nanotech for students “ realizzato dal dipartimento di scienze dei materiali dell’Università degli studi di Milano-Bicocca con la collaborazione del NEMAS (NanoEngineered Materials and Surface Center) e del CIMaINA (Centro Interdisciplinare Materiali e Interfacce Nanostrutturati).
Vediamo di analizzare, per quanto possibile, le peculiarità di queste esperienze che evidenziano nuovi approcci metodologici per riuscire ad avvicinare l’innovazione nanotech ai programmi ministeriali ed ai contenuti dell’editoria scolastica non sempre al passo con i tempi.
La rete scolastica Nanotech- Duesicilie coordinata da chi scrive raggiunge un accordo di collaborazione didattica con NNL rappresentato dal suo direttore il Prof Roberto Cingolani nel febbraio del 2005, organizzando 5 seminari tematici sulle nanotecnologie riguardanti: nanoelettronica, oled, manipolazione e caratterizzazione di materiali nanostrutturati, mems, lab-on-chip.
Il progetto è destinato a studenti del IV e V anno selezionati tramite problemi di matematizzazione (problemi di non facile soluzione che presuppongono la conoscenza delle sole quattro operazioni aritmetiche) che più d’ogni altro permettono di riconoscere il talento scientifico sia verso il problem solving tecnologico sia verso le capacità di interdisciplinarità.
La rete Nanotech-Duesicilie affronta tematiche concernenti la divulgazione delle nanotecnologie attraverso l’elaborazione di brevi saggi destinati alle scuole, l’organizzazione di incontri tecnici con aziende del settore, il coordinamento di corsi post qualifica e post diploma quale ad esempio quello dal titolo “ Elaborazione di modelli didattici per nanotech”.
L’idea progettuale Nanotech@school nasce dalla collaborazione di Veneto Nanotech con il CIVEN (Coordinamento Interuniversitario Veneto per le Nanotecnologie) per mettere in evidenza la mission per le attività education che Veneto Nanotech ha cominciato ad organizzare dal 2004.
Questa iniziativa di formazione non accademica ha coinvolto una rete scolastica denominata ENIS ed in particolar modo le sue associate del Veneto.
L’obiettivo principale di Nanotech@school è quello di facilitare l’introduzione dell’insegnamento delle nanotecnologie nelle scuole secondarie superiori, fornendo agli insegnanti di materie tecnico scientifiche competenze e conoscenze nanotech da inserire all’interno dei vari insegnamenti.
Questa esperienza è stata affiancata dal “Nanoweek” ovvero la settimana delle nanotecnologie, dove gli studenti hanno potuto apprendere su: nanomateriali per l’imaging e le medicine rigenerative, le nanotecnologie per il settore agroalimentaree il packaging, le nanotecnologie per l’edilizia, le nanotecnologie per i settori del riscaldamento e del condizionamento.
Il terzo progetto “Nanotech for students" si inserisce per continuità dal progetto “Micro e nano nuove sfide tecnologiche", avvicinando i docenti di scuola e i loro studenti alla ricerca scientifica.
La selezione, al contrario di quella di Nanotech-Duesicilie, prevede lo svolgimento di un test scritto a risposta chiusa per valutare le conoscenze di base nelle discipline di fisica, chimica, biologia ed inglese.
La tempistica del progetto prevede le seguenti fasi: il test di selezione, la preparazione sperimentale del materiale nanostrutturato, l’introduzione alle attrezzature sperimentali, la caratterizzazione del materiale, la preparazione in classe della visita aziendale, la visita aziendale, la rielaborazione dell’esperienza (azione riflessiva), la presentazione dell’esperienza (azione sul percepito).
Altre progettazioni per l’introduzione delle nanotecnologie nelle scuole si riferiscono alla SPAIS 2006 (Scuola Permanente per l’Aggiornamento degli Insegnanti di Scienze) dove sono stati svolti seminari su “Le nanotecnologie e i nanomateriali “.
Un’iniziativa sviluppata nell’ambito di un protocollo d’intesa tra l’ufficio scolastico regionale per la Sicilia e le associazioni disciplinari degli insegnanti quali: AIC (Associazione Insegnanti Chimici ), AIF ( Associazione Insegnanti per la Fisica), ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali ), DDSCI (Divisione Didattica della Società Chimica Italiana).
Gli incontri della SPAIS 2006 si sono posti come obiettivo principale l’individuazione e l’approfondimento delle conoscenze di base della fisica, biologia e chimica per una migliore interpretazione dei contenuti fondamentali delle nanoscienze.
Nel 2008/09 un’altra iniziativa gestita dal progetto lauree scientifiche intitolata “Nanoscienze e nanotecnologie" è organizzata dal dipartimento di fisica dell’Università di Milano.
Particolare interessante di questo ultimo progetto è l’incontro di debriefing in cui gli insegnanti esplicano le loro percezioni riferite alla partecipazione al seminario tecnico sulle nanotecnologie.
Spesso con le azioni di debriefing si possono aprire nuove prospettive che richiedono di avviare un nuovo processo di comunicazione rendendo l’apprendimento dei fondamentali delle nanotecnologie ancora più accessibile.
L’auspicio è quello che tutte le esperienze didattiche descritte si possano confrontare ove determinare gli aspetti critici per migliorarli, le azioni corrette per evidenziarle come esempio da seguire in organizzazioni future.
Così come è stato fatto per la ricerca scientifica, anche per quella didattica è necessaria una mappatura degli eventi archiviando le esperienze compiute, i nomi delle persone coinvolte, le collaborazioni instaurate; questo per creare sinergie utili al miglioramento della azione-ricerca nel settore specifico e alla ricaduta didattica, fondamentale per definire i numeri di una ricerca scientifica sempre più innovativa e concreta.

Di Aldo Ficara
pubblicato su: AgoraVox Italia

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