domenica 26 aprile 2009

Il futuro dei PC passa anche per gli smartphone.


“Silverthorne”, è il nuovo processore mobile della multinazionale Intel di Santa Clara, destinato a costituire la base per i dispositivi UMP (Ultra Mobile Platform).
Grazie ai miglioramenti introdotti nel processo produttivo, questo processore sarà in grado di assicurare performance superiori, infatti, avrà un profilo energetico incredibilmente basso, compreso fra 0,6 e 2 watt, tutto ciò consentirà un suo impiego non solo nei dispositivi subnotebook di categoria UMP tra cui i PC ultramobili (UMPC) e i Mobile Internet Device (MID), ma anche negli smartphone.
Questo sviluppo tecnologico, imprevedibile fino a qualche tempo fa, apre scenari completamente nuovi, possiamo facilmente immaginare quali applicazioni potrebbe avere un processore così potente all'interno di un telefono cellulare.
Silverthorne avrà le dimensioni di un francobollo, grazie alla tecnologia di processo high-k metal gate a 45 nanometri, fornendo all'incirca le stesse performance di un Pentium M di prima generazione, basato su tecnologia a 90 nanometri e con un consumo medio di circa 21 watt.
Da un singolo wafer da 300 mm sarà possibile ricavare circa 2500 processori Silverthorne, grazie alla maggiore miniaturizzazione rispetto ai suoi predecessori, rendendo questi chip i più economici mai realizzati dalla multinazionale americana.
Vediamo più nel dettaglio cosa sono i subnotebook e gli smartphone.

Il Mini-portatile o Subnotebook è un computer portatile di peso e dimensioni limitati, possiede solo le capacità essenziali di un portatile ma è notevolmente meno ingombrante e più leggero. Comunemente offre uno schermo con diagonale da 26,5cm = 10.4″ o meno, e una massa da meno di 1 kg, in contrapposizione al portatile full-size che ha uno schermo da 30,5cm =12″ o 38cm = 15″ e un peso superiore a 2 kg. La misura ed il peso contenuti usualmente sono il risultato dell'omissione di porte o drive, infatti, i subnotebook possono essere spesso accoppiati con stazioni base fisse per compensare le caratteristiche mancanti.
Per smartphone generalmente si considera ogni dispositivo portatile che integra un sistema di gestione di informazioni personali e funzionalità di telefonino nello stesso apparecchio.
Questo succede aggiungendo le funzioni di cellulari ai PDA (Personal Digital Assistant) ovvero computer palmari, oppure aggiungendo funzionalità "intelligenti", come le funzioni di PDA, ad un cellulare.
Sugli smartphone opera un sistema operativo, il più comune è il Symbian, gli altri sono il Pam OS, Windows CE e sue evoluzioni, e Linux.
La funzionalità di uno smartphone è completa, infatti, si passa dal ricevitore GPS, alla connessione WiFi e Bluetooth, dalla push email (la possibilità di un apparecchio come uno smartphone o un palmare di trasferire email in tempo reale) alla connettività 3G HSDPA e HSUPA, in particolare con l’utilizzo delle tecnologie HSDPA (High Speed Downlink Packet Access ) e HSUPA (High Speed Uplink Packet Access ), le velocità di Download possono arrivare fino a 7.2 Mega, mentre la velocità di Upload fino a 2Mega.
In informatica viene chiamata upload, che in italiano vuol dire caricamento, l'azione di invio alla rete di un file, mentre l'azione inversa è definita download.
Tutte queste sigle, acronimi, terminologie in inglese sono entrate nel linguaggio comune dei più esperti utenti della rete, ma è importante comprendere, anche ad un semplice livello divulgativo, per una più consapevole gestione di questi strumenti, il funzionamento della componentistica nanoelettronica che gestisce tutto ciò: il transistor.