venerdì 25 febbraio 2011

Dal microscopio al nanoscopio




Fonte immagine: http://dipcia.unica.it/superf/LIMINA/Foto_LIMINA/Ottica.jpg



Con le tecniche chiamate FIONA (Fluorescence Imaging with One-Nanometer Accuracy), STED (STimulated Emission Depletion), dove vengono impiegati due laser, STORM (STochastic Optical Reconstruction Microscopy), dove esponendo il campione ad un fascio molto debole, si può arrivare ad attivare una sola molecola alla volta, la risoluzione del microscopio può arrivare a distinguere oggetti a livello di qualche nanometro.
La risoluzione dei limiti imposti dalla diffrazione della luce sono sempre stati un grande ostacolo nella analisi di immagini microscopiche.
Ad oggi, i migliori strumenti ottici possono analizzare solo strutture di circa 200 nm, mentre al di sotto tale limite esiste una certa difficoltà per le osservazioni dirette, questo perchè, nel caso di luce visibile, le lunghezze d'onda assumono valori in un intervallo piuttosto ristretto, tra i 400 e i 700 nanometri.
Questi nuovi approcci tecnologici consentono oggi di misurare con una risoluzione di 10-20 nanometri, evidenziando attraverso la semplicità di idee che sta alla loro base l'inizio in molti laboratori di ricerca, della “nanoscopia”.





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giovedì 24 febbraio 2011

La settimana delle nanotecnologie nell'empolese

Parte dal 7 marzo 2001 per continuare il nove e l'undici dello stesso mese il Nano-Week toscano all'interno del progetto Innodays.
Il tutto organizzato con sapiente maestria dal Prof. Paolo Manzelli e con la partecipazione di molti attori principali delle nanotecnologie nazionali.
Con grande dispiacere e rammarico la redazione di Dieci alla meno nove ha dovuto rinunciare alla partecipazione dell'evento per la concomitanza con improrogabili impegni sul territorio siciliano, impegnandosi, però, sin da ora nel dare il giusto spazio a questo importante incontro sulla tecnologia innovativa.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al seguente link:

http://www.edscuola.it/archivio/lre/nanoweek.pdf



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nanotech per stoccare l'idrogeno a temperatura ambiente




Fonte immagine: http://www.rosarioberardi.it/sitoberardi/centralielettrichenew/IMMAGINI/idrogeno.jpg




Grazie alle nanotecnologie la ricerca, negli ultimi tempi, è riuscita a stoccare l’idrogeno a temperatura ambiente e a una pressione normale, sotto forma di minuscole gocce incapsulate, creando una specie di tessuto di polimero poroso che lo protegge dall’ossigeno presente nell’aria.
In questo modo si sono superate le attuali tecniche di stoccaggio dell'idrogeno che sono possibili solo a bassissime temperature o a una pressione molto alta.
Il nuovo carburante all’idrogeno è formato da microcelle di borano di ammoniaca (borazano-H3NBH3), circondate da polimeri e potrà essere facilmente inserito nei serbatoi degli autoveicoli, effettuando piccole modifiche ai motori.
Quando i borani vengono scaldati a una temperatura di circa 80 gradi, liberano l’idrogeno contenuto al loro interno, dando via libera ai processi energetici su di esso fondati.



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mercoledì 23 febbraio 2011

Moore's Law e Dally's Law

La “legge di Moore”, intuizione straordinaria per longevità, ha beneficiato durante la sua vita, di diversi lifting.
Se nel 1964 si poteva parlare di “raddoppio” ogni 12 mesi, poi “si è detto” 18 mesi ora si è passati a parlare di 24 o forse 30 mesi.
Secondo il suo stesso scopritore la legge di Moore potrebbe rimanere valida per un’altra ventina di anni, solo nel 2017/18 verranno raggiunti i limiti fisici delle attuali tecnologie, pertanto per proseguire ulteriormente nei raddoppi bisognerà inventare qualcos’altro, come i chip biologici, o quelli a effetto quantico.
Oggi però si sta affermando un'altra leggenda, quella di Dally che dice:
"Possiamo aumentare il numero dei transistor e dei core di quattro volte ogni tre anni. Facendo lavorare ogni core leggermente più lentamente e perciò in maniera più efficiente, possiamo più che triplicare le prestazioni mantenendo lo stesso consumo totale".
Passa il tempo ma le leggende sullo scaling rimangono.

martedì 22 febbraio 2011

Consegna dei diplomi al Master 2006 su NEMS e MEMS

Il "Nano-Micro Master" è stato pensato per dottori nel settore delle biotecnologie, ingegneria e scienze che, conseguita la laurea specialistica, approfondiscono la materia dei sistemi nano e micro-elettromeccanici (NEMS-MEMS) per formarsi nella loro progettazione, realizzazione e caratterizzazione strutturale e funzionale







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lunedì 21 febbraio 2011

Uniroma.tv: il nucleare come ?

Oggi il sito web Uniroma.tv ha contattato la redazione del blog per evidenziare un video di loro produzione sul tema del nucleare, ribaltando i termini del dibattito: non più sì o no ma come.
La redazione di Dieci alla meno nove decide con grande piacere di dare la giusta visibilità ad un video che ritiene molto interessante.





Il sito web di Uniroma.tv lo si può trovare al seguente link:

http://www.uniroma.tv/default.asp


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domenica 20 febbraio 2011

PPD (Pulsed Plasma Deposition) per essere leader nanotech nel mondo



Fonte immagine: http://www.ok-ambiente.com/contenuti/solare-fotovoltaico.film-sottile.jpg



In diversi centri di ricerca italiani, tra cui quelli con sede a Catania ( Etna Valley) e Siena ( Siena Solar Nanotech (2SN)), si studiano nuovi sistemi per produrre un fotovoltaico a film sottile che abbia sempre maggior efficienza e rendimento.
La PPD (Pulsed Plasma Deposition) è una tecnica che si basa sull’ablazione diretta di un target mediante impulsi di elettroni ad alta energia, in altre parole una tecnica che permette di prelevare del materiale da un dischetto detto target e “spruzzarlo” su un oggetto detto substrato. Così facendo si può ottenere sul substrato un sottilissimo rivestimento della stessa composizione del materiale di partenza. Sovrapponendo più strati di materiali diversi nel modo opportuno si ottiene una struttura che trasforma la luce in elettricità: la cella fotovoltaica.
Con questo procedimento si ottengono superfici fotovoltaiche di spessore invisibile all'occhio umano, applicabili anche su plastica perché prodotte non attraverso l'uso del laser ma per mezzo di un procedimento a freddo.
Nella competizione in atto a livello internazionale per la leadership tecnologica nel settore energetico la ricerca in Europa, Italia compresa, non teme confronti. Anche gli Stati Uniti guardano all’Europa con molto interesse quando si parla di ricerca scientifica specialmente nel campo delle nanotecnologie ed in particolare del fotovoltaico a film sottile.
Mentre la Cina è decisamente più indietro causa gli effetti distruttivi sulla tradizione accademica fatta dalla Rivoluzione Culturale, infatti, nonostante i notevoli investimenti dedicati alla ricerca, una solida rete di scuole accademiche e di centri di ricerca non si ricostruisce in pochi decenni.


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venerdì 18 febbraio 2011

Ventimila visite in dieci mesi




Fonte immagine: http://kwout.com/cutout/y/7y/65/az8_bor.jpg


Negli ultimi dieci mesi di vita il nostro blog sulle nanotecnologie "Dieci alla meno nove" può contare oltre ventimila visite, con una media superiore alle 2000 visite al mese, ed oltre 31000 pagine viste ( dati ShinyStat ).
Un risultato che visto l'argomento scientifico trattato, dai più ritenuto troppo specifico, è particolarmente apprezzato da chi scrive e da tutta la redazione del blog.
Dal mese di agosto il blog tratta, oltre le news sul nanotech, anche di blogging scientifico grazie alla sua collaborazione mensile con il motore di ricerca news Wikio, attualmente leader in Europa per la comunicazione di notizie via web.
Si rinnovano i ringraziamenti a tutti i lettori del blog.



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giovedì 17 febbraio 2011

A marzo esce il numero 22 della rivista scientifica Green

A marzo arriva il numero 22 della rivista scientifica Green.
Tra gli argomenti trattati in questo nimero: tutto sulle cellule staminali; green metrics, come verificare l'eco-compatibilità di una sintesi chimica; l'ecologia chimica, comunicare con gli odori; ritorno al nucleare, la fissione tra dubbi economici e scorie; l'uso dell'archeometria per studiare i manufatti artistici; nuove celle fotovoltaiche.

Un appuntamento da non perdere.

La rivista Green è disponibile solo in abbonamento.

http://www.incaweb.org/green/




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mercoledì 16 febbraio 2011

Nanoforum 2011




Fonte immagine: http://www.torinoscienza.it/media/7530_200x



Si apprende dalla pagina FB di NANOFORUM che la sua settima edizione si terrà il 14 e 15 Settembre presso l'Università "La Sapienza" di ROMA.



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lunedì 14 febbraio 2011

Gli speciali di Education2.0

Education2.0 è una community online sul mondo dell’education aperta a tutti gli attori del mondo scolastico, dell’educazione e della formazione (insegnanti, dirigenti, formatori, studenti, genitori ecc.). Tutti gli utenti possono approfondire, discutere, condividere le esperienze, esprimere il proprio parere attraverso l’invio di articoli e commenti.




http://www.educationduepuntozero.it/speciali/


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domenica 13 febbraio 2011

Il video sull'autotrazione ad idrogeno

Il video, condiviso su You tube, da un gruppo di miei studenti del quinto anno del professionale di Furci Siculo, è stato inserito, tra i tanti siti tecnologici italiani ed esteri, nei dei seguenti siti web:


http://greenbd.info/trazione/

http://wn.com/idrogeno_solare

http://www.net-planet.org/business/videos/index.php?key=trazione

http://www.nellanotte.com/vidfeeder.php?tag=termodinamica

http://tweetmovie.jp/youtube/0B7PkOtXyyc?related=1




Un ringraziamento particolare va a tutte le persone che hanno contribuito a vario titolo alla riuscita di questo progetto didattico.



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Cineca: la sede del grande calcolo

Cineca è un Consorzio Interuniversitario senza scopo di lucro formato da 47 Università italiane*, l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS il Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Miur.

Costituito nel 1969 come Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico dell'Italia Nord Orientale, oggi il Cineca è il maggiore centro di calcolo in Italia, uno dei più importanti a livello mondiale.
Sviluppa applicazioni e servizi avanzati di Information Technology, svolgendo il ruolo di ponte tra la realtà accademica, l'ambito della ricerca pura e il mondo dell'industria e della Pubblica Amministrazione.









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venerdì 11 febbraio 2011

Energia rinnovabile in cartoon

Sono presentati 5 divertenti cartoni animati prodotti da Giancarlo Ricci per Enel e pensati per essere mostrati ai bambini delle scuole elementari.
La redazione di Dieci alla meno nove riscontrando il notevole impatto didattico educativo, vuole condividere con i propri lettori i seguenti video riguardanti il solare temico, l'eolico, le biomasse, l'idrogeno ed il fotovoltaico.




















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Conduttori elettrici, semiconduttori ed isolanti




Fonte immagine: http://www.microst.it/tutorial/images/semico1.gif



I conduttori metallici si possono considerare costituiti da un reticolo entro il quale si può muovere, pressoché liberamente, un "gas di elettroni" originato dal fatto che più elettroni appartenenti alle orbite più esterne dei singoli atomi, quando questi si avvicinano per costituire un cristallo metallico, si svincolano pressoché totalmente dal proprio atomo originario.
Quanto detto ha fornito un'interpretazione microscopica della conducibilità elettrica di un metallo mediante un modello nel quale gli elettroni si devono considerare praticamente liberi e possono essere trattati secondo le leggi della fisica classica. Questo stato di libertà è tipico degli elettroni esterni degli atomi che creano legami metallici ma non è applicabile agli elettroni degli atomi che stabiliscono fra loro legami ionici o covalenti. Questi tipi di legame bloccano in certo modo gli elettroni intorno agli atomi creando ottetti stabili e quindi sono caratteristici di sostanze che, in condizioni normali, si presentano come isolanti.
Per quanto riguarda i semiconduttori riportiamo le definizioni estratte da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
"I semiconduttori sono materiali che hanno una resistività (o anche una conducibilità) intermedia tra i conduttori e gli isolanti. Essi sono alla base di tutti i principali dispositivi elettronici e microelettronici a stato solido quali i transistor, i diodi e i diodi ad emissione luminosa (LED). Le proprietà dei semiconduttori diventano interessanti se vengono opportunamente drogati con impurità. Le loro caratteristiche quali resistenza, mobilità, concentrazione dei portatori di carica sono importanti per determinare il campo di utilizzo.
I semiconduttori estrinseci o drogati sono quei semiconduttori ai quali vengono aggiunte impurità tramite il processo di drogaggio. Piccole percentuali di atomi diversi aumentano le proprietà di conduzione del semiconduttore: per quanto detto sui legami dei semiconduttori intrinseci, sappiamo che questi hanno legami tetravalenti cioè ogni atomo è legato ad altri quattro atomi dello stesso tipo nel reticolo cristallino, ciò è dovuto all'esistenza di quattro elettroni di valenza degli atomi (silicio, germanio) del semiconduttore. Aggiungendo atomi pentavalenti cioè che hanno cinque elettroni di valenza entro il conduttore (fosforo, arsenico, antimonio) si ha un aumento di elettroni di conduzione: questo tipo di drogaggio viene chiamato drogaggio di tipo n.
Se invece aggiungiamo atomi trivalenti al semiconduttore cioè atomi che hanno tre elettroni di valenza nei livelli energetici più esterni (boro, gallio, indio), questi creano delle cosiddette trappole per gli elettroni, cioè creano legami che non sono stabili entro il conduttore e attraggono gli elettroni liberi in modo da stabilizzarsi. A tutti gli effetti, l'assenza di elettroni all'interno del reticolo cristallino di un semiconduttore può essere considerata come una presenza di una carica positiva detta lacuna che viaggia entro il conduttore esattamente come l'elettrone (ovviamente tenendo conto della carica). Questo tipo di drogaggio viene chiamato drogaggio di tipo p.
"




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giovedì 10 febbraio 2011

3 fasi per un buon criterio di selezione degli articoli scientifici

Di solito l’autore invia il suo contributo completo e definitivo ad uno qualsiasi dei componenti della redazione di una rivista via mail.
La redazione invia ai reviewer lo scritto dopo avere curato che nel file ricevuto non vi siano informazioni residue che consentano di risalire all’Autore o a terzi. Ottenuta la valutazione positiva, la redazione informa l’Autore e invita l’Editore a procedere. Qualora la valutazione sia positiva, ma a determinate condizioni, si invita l’Autore a rimuovere i motivi condizionanti. Qualora la valutazione sia negativa, La redazione respinge la richiesta esplicitando le argomentazioni dei reviewer.
Vediamo di seguito tre fasi fondamentali per un buon criterio di selezione per articoli scientifici:



1. fase di esame preliminare:

Gli articoli che giungono ad una Redazione devono essere sottoposti in primo luogo a un esame preliminare concernente la corrispondenza del testo alle norme redazionali della rivista .
In questa prima fase la Redazione esaminerà l’eventuale presenza di incongruenze o carenze macroscopiche da un punto di vista scientifico. Sulla base di questa analisi, l’autore deve ricevere una prima risposta da parte della Redazione, che comunica se l’articolo è carente in qualche punto o se può passare alla successiva fase di referaggio.

2. fase di referaggio:

Gli articoli che giungono in questa seconda fase devono essere assegnati ad almeno 2 referee qualificati, che saranno scelti sulla base della loro documentata esperienza nel settore argomento dell’articolo. I referee avranno a loro disposizione due/tre settimane per analizzare l’articolo e consegnare il proprio report.
Meglio adottare un sistema di double blind peer review, in altre parole un sistema in cui l’autore non conosce il referee, né il referee sa il nome dell’autore dell’articolo. Questo meccanismo ha lo scopo di evitare che referee o autore siano condizionati nei propri giudizi o nelle proprie affermazioni da giudizi precedenti.
I referee consigliano la Redazione, il Direttore della rivista e il Board della rivista se accettare o meno l’articolo: questi ultimi sono poi i responsabili finali della decisione finale di accettare o meno un manoscritto.

Il manoscritto può pertanto essere:
- accettato per la pubblicazione senza modifiche;
- rifiutato;
- accettato con modifiche: in questo caso le parti da ampliare/correggere sono
comunicate all’autore a cui di norma viene dato un tempo di circa 15 giorni per
la revisione.



3. fase finale di accettazione o rifiuto dell’articolo:

La decisione finale viene presa dalla Redazione, dal Direttore della rivista e dal Board della rivista tenendo conto di quanto rilevato dai referee.




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mercoledì 9 febbraio 2011

Grafene

Il grafene è un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo).

La definizione ufficiale del grafene data dalla IUPAC è la seguente:

"Uno strato singolo di atomi di carbonio ordinati secondo la struttura della grafite può essere considerato come l'elemento finale della serie naftalene, antracene, coronene, ecc. e la parola grafene va quindi utilizzata per indicare gli strati singoli di carbonio all'interno dei composti della grafite. Il termine "strato di grafene" viene comunemente utilizzato all'interno della terminologia del carbonio".

Di seguito è interessante vedere un video proposto dall'ENEA:





Fonte video: You tube ( ENEANEWS )



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martedì 8 febbraio 2011

Implicazioni sociali delle nanotecnologie




Fonte immagine: https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaDNjKqV94_5M2ODN9Jz-YHRiMkqb6SXBlEPq8Qi7TYAjIRcadN-Qhwbi47N6eJA5Wu_TCh6OoTIbqBBtMkFhkEOMuBttMKJg4SxpYxvzbTYmjlv4WCQ2rmfal_-EXogpbhn35TjyIiLrD/s1600/nanoparticledangersign%5B1%5D.jpg



Il "Centro per la Previsione Tecnologica" (Center for Technology Foresight) dell'APEC osserva:

Se la nanotecnologia sta per rivoluzionare la produzione, l'assistenza sanitaria, l'approvvigionamento energetico, le comunicazioni e, probabilmente, la difesa, allora trasformerà il lavoro e il posto di lavoro, il sistema sanitario, i trasporti e le infrastrutture del potere e militari. Questi ultimi mutamenti non avverranno senza ingenti danni sociali.



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lunedì 7 febbraio 2011

Dynamically tunable laser un laser nanotech




Fonte immagine: http://www.udel.edu/chem/sneal/sln_rsrch/Assets/pgimgs/FTEDM_noax_blk.jpg


Iniziamo con la classificazione dei laser fatta in base alla loro potenza:

Classe 1; (<0,04 mW): completamente innocui.
Classe 2; (<1 mW): normalmente non sono in grado di arrecare danni alla vista (per es. stampanti laser).
Classe 3a; (<5 mW): possono danneggiare la vista se usati con dispositivi ottici che riducono il diametro del raggio aumentandone la potenza specifica (per es. puntatori laser).
Classe 3b; (tra 5 e 500 mW): possono danneggiare la vista se il raggio entra nell'occhio direttamente; i raggi diffusi non sono pericolosi ma le riflessioni speculari sono pericolose come il raggio diretto (per es. alcuni tipi di puntatori laser)
Classe 4; (>500 mW): è pericolosa l'esposizione anche al raggio diffuso (laser industriali usati per il taglio dei metalli).


Fatta questa classificazione passiamo al Dtl acronimo che sta per Dynamically tunable laser, ovvero un Laser sintonizzabile dinamicamente.
Questo apparecchio permetterà agli operatori delle reti di telecomunicazioni di modificare in maniera rapida e via software la lunghezza d'onda su cui sono trasmessi i segnali, senza quindi essere più costretti a cambiare meccanicamente la posizione dei componenti utilizzati per l'invio dei segnali ottici.




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sabato 5 febbraio 2011

Le bande di energia nell'elettronica




Fonte immagine: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3f/BandGap-Comparison-withfermi-E.PNG



L'ingegneria delle bande consiste nel realizzare dispositivi elettronici che abbiano bande di energia il cui profilo può essere modificato e ridisegnato a piacimento, applicando particolari tecniche di realizzazione.

Uno tra gli aspetti caratterizzanti questa teoria è la banda proibita (o, dall'inglese, gap o band gap) di un isolante o di un semiconduttore o di un conduttore, e rappresenta l'intervallo di energia interdetto agli elettroni.

In altre parole, in un isolante, semiconduttore o conduttore, non drogato non può esistere un elettrone, in uno stato stazionario, che abbia un'energia compresa nella banda proibita.

In generale la banda permessa di energia inferiore alla band gap si chiama banda di valenza, mentre quella superiore ala band gap si chiama banda di conduzione.




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venerdì 4 febbraio 2011

Ehud Shapiro cerca di applicare la fantascienza di Asimov




Fonte immagine: http://80.70.129.162/STORAGE/files/3/3383.jpg



Un' équipe di scienziati dell'istituto scientifico Weizmann, guidati dal professor Ehud Shapiro, hanno messo a punto alcuni sistemi basati sul nanotech.
Il primo fra questi è un dispositivo che impiega le molecole biologiche per l'elaborazione dei dati. Questa macchina innovativa effettua calcoli utilizzando il DNA come software e diversi enzimi come hardware. La cosa più sensazionale è che mille miliardi di queste macchine, la cui accuratezza è superiore al 99,8 per cento, possono essere collocate in uno spazio grande quanto una goccia d'acqua.
Il secondo dispositivo nanotech è quello che è stato definito “il più piccolo medico del mondo”, si tratta di un nano-robot che inserito all’interno del circolo sanguigno è capace di analizzare l’Rna delle cellule e diagnosticare con grande precisione tumori microscopici. Ma non solo, una volta trovato il tumore, costruisce subito un farmaco che lo distrugge.
A tal proposito negli anni sessanta Isaac Asimov, scrisse un romanzo che diventò un classico della fantascienza: “Viaggio allucinante”. È la storia di un team di medici che, ridotti a microscopiche dimensioni, entrano a bordo di una micronavicella nel corpo del malato. Oggi dopo quasi mezzo secolo la realtà scientifica, grazie agli studi di Ehud Shapiro sta raggiungendo la fantascienza proposta da Asimov.
L’aver messo a punto tecniche che stabiliscono un legame tra il Dna e l’informatica è uno step fondamentale, e per ciò che riguarda i tempi di perfezionamento e applicazione di questi studi, un anno fa si diceva che il livello raggiunto oggi nelle ricerche sarebbe stato raggiunto dopo 10-15 anni, quindi nulla toglie che i tempi possano essere molto più veloci di quanto ora preventivato.
Bisogna però precisare che il passaggio dalla capacità delle macchine di riconoscere le cellule malate a quella di rilasciare i farmaci è molto complesso e difficile.



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giovedì 3 febbraio 2011

Nanoelettronica: molibdenite meglio del grafene




Fonte immagine: http://www.minerva.unito.it/chimica&industria/Sistemaperiodico/Immagini/Molibdeno/Molibdenite.gif




La molibdenite, o MoS2, è un semiconduttore che nella nanoelettronica potrebbe rivelarsi molto più efficace del grafene.
Questo semiconduttore può essere usato per costruire transistor che consumano 100.000volte meno di energia in condizioni di standby rispetto ai tradizionali transistor al silicio.
La molibdenite ha una banda proibita di 1,8 elettronvolt, il che la rende ideale per accendere e spegnere i transistor, dandone un decisivo vantaggio rispetto al grafene, che non ha una banda proibita nel suo stato originario.

SCHEDA DEL MINERALE MOLIBDENITE:

- MoS2 -
CLASSE MINERALOGICA: Solfuro
GRUPPO: Dimetrico
SISTEMA: Esagonale
GRUPPO SPAZIALE: P63/mmc
GEMINAZIONE:
ABITO: Cristalli tabulari esagonali dipiramidali. Ha una struttura a strati formati da prismi trigonali. Si presenta raramente in piccoli cristalli; più spesso in scaglie e aggregati lamellari
DUREZZA: 1 - 1,5
PESO SPECIFICO: 5
INDICE DI RIFRAZIONE:
COLORE: Grigio, grigio-blu, grigio piombo, nero.
LUCENTEZZA: Metallico
TRASPARENZA: Opaco
SFALDATURA: {0001} perfetto
STRISCIO: Grigio-blu, grigio-verde
FRATTURA: A scaglie, tipo Grafite.
PLEOCROISMO: Molto forte.
GENESI: Si rinviene in pegmatiti, in rocce granitiche e nei giacimenti di ferro e solfuri (Porphyry type).
GIACIMENTI: Ha una vasta diffusione mondiale; i principali giacimenti sono però in Colorado (Climax), Canada (Ontario), Inghilterra (Cornovaglia), Svezia, Norvegia e Lapponia.
CENNI STORICI: Il nome fu dato nel 1807 e deriva dal greco molybdos=piombo poichè all'inizio ci fu un po' di confusione tra piombo, molibdenite ed anche grafite. L'importanza di questo minerale ha seguito negli anni quella dell'elemento molibdeno sul mercato industriale
ALTRE CARATTERISTICHE ED UTILIZZO: Nell'industria dell'acciaio, dell'elettronica e della chimica. È un eccezionale lubrificante secco, attivo anche a temperature estremamente basse, sotto forma di polvere impalpabile. Ha la caratteristica di formare depositi pulverulenti di spessore submicroscopico che conservano intatto il potere lubrificante. Viene anche usato come additivo a grassi lubrificanti per ottenere prestazioni elevate a basse temperature.




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La fotolitografia nella microelettronica




Fonte immagine: http://fim.enea.it/organizzazione/fim-mat-nano/Fotolitografiaedattaccochimico.jpg


La fotolitografia è il processo tramite il quale le configurazioni geometriche tracciate su di una maschera sono trasferite su un sottile strato di materiale organico, chiamato resist, sensibile alla radiazione, con il quale viene preventivamente ricoperta l'intera superficie della fetta di semiconduttore.
Per generare gli elementi veri e propri, le sagome di resist devono a loro volta essere trasferite agli strati sottostanti. Questo trasferimento avviene per mezzo di un processo di incisione o attacco chimico che rimuove in modo selettivo parti non mascherate di uno strato.

In generale i passi fotolitografici sono i seguenti:

· preparazione del substrato
· coating [tramite spinner]
· pre-cottura [pre-bake o soft bake]
· allineamento della fotomaschera
· esposizione
· sviluppo
· ricottura [post-bake o hard bake]
· altri processi sul substrato così mascherato dal resist
· rimozione del resist [stripping]
· pulizia dopo il processo [ashing]



In particolare lo stripping è molto importante perchè non si alteri il sottostante strato o semiconduttore e non si inducano contaminazioni che potrebbero essere deleterie per i successivi passi litografici.


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martedì 1 febbraio 2011

Nanomacchine cellulari




Fonte immagine: http://www.ingeneo.extraneo.it/images/articles/07.jpg



Cinque nanomacchine già esistenti in natura, da cui poter trarre ispirazioni progettuali, si possono così elencare:

1)La cellula intesa come struttura autoreplicante
2)DNA, che registra informazione per la replica
3)RNA messaggero, che trasporta informazione
4)Le proteine che costruiscono altre proteine ed effettuano il trasporto
5)Gli enzimi che leggono sequenze di DNA, eseguono istruzioni taglia e incolla, attivano reazioni chimiche




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